lunedì

21 maggio 1996 - Uno sparo nella notte...

Ore 22.10: uno sparo nella notte. Sono i militari centrafricani che continuano la loro protesta contro il governo Patassè. Hanno cominciato a sparare in aria ieri pomeriggio, svegliandomi, e continueranno domani. Non si può andare in centro ne' viaggiare per le strade centrali. Resto qui a Fatima.

Oggi il cuciniere non è venuto. Abbiamo fatto pranzo e cena comune con le suore.
Pomeriggio riunione dei rappresentanti dei movimenti parrocchiali per preparare la veglia di Pentecoste, mattino visione della cassetta con le ragazze di Gombu.
Ore 17 adorazione eucaristica. Pomeriggio esami dei ragazzi di del catechismo.

Suor Pascale dice che la situazione a  Bangui è sempre più preoccupante. I civili francesi stanno andandosene. La cosa assume carattere sempre più politico, non sembra più solo una questione di paga ai militari. I militari di Bouar si associano e sparano colpi in aria per ora. le strade del centro sono deserte e di notte coprifuoco.

Ognuno ha i suoi problemi: a me la scorsa notte hanno fregato faretto supplementare della Vespa, parabrezza della Suzuki, coltello multiuso svizzero (perduto?). Il danno più grave è il parabrezza che ho sostituito ma richiederà almeno 150.000 FR Cfa. Del coltello mi dispiace, del faretto posso fare senza. Non avevo ancora subito furti. Ora la vettura è sempre in garage. Ci voleva questa lezione. Un ragazzetto che ho scoperto a guardare sotto la Suzuki qualche giorno prima dovrebbe saperne qualcosa.
Unica consolazione: l'aver ritrovato dentro la tasca di una giacca  impermeabile arrivata con l'ultimo container una carta dell'autostrada per la moto che avevo perduto in Italia. Dovrebbe valere ancora attorno alle 50.000 lire.

Farò ancora qualche arpeggio di chitarra e poi a nanna...
Fade mbi gwe ti lango.
Mo lango nzoni: abbè Adriano!
Dimenticavo: compieta.
Mo nga, mo lango nzoni. Be - Africa! Fade, nbi sambela na mo.

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