mercoledì

24 luglio 1996 - Debroussaillement

Sono tornato a Wantiguera per vedere il lavoro di debroussaillement che avrebbero dovuto fare e anche per dare una mano. Sono arrivato lì verso le 8.30: mi aspettavano. Si è parlato un po' con i responsabili, il catechista e i tre mokonzi. Ho detto loro di cercare sabbia e pietre. Il catechista mi ha detto che conosceva bene i punti fissati dal catasto per cominciare a fare le piste in mezzo all'erba sulle quali poi tracciare i confini definitivi. Ho visto che facevano senza di me e ben volentieri, si fa per dire, mi sono congedato.

L'indomani padre Cipriano mi ha pregato di tornare sul posto perchè non c'era da fidarsi della precisione del loro lavoro e di portare gli attrezzi da lavoro, picconi e pale che avrei trovato nel garage.

23 luglio 1996 - Una data storica per Wantiguera

Data storica per Wantiguera: con due funzionari del catasto di Bouar, Cipriano, Cirillo e Danilo si fa un sopralluogo e si tratta sommariamente un quadrato di 250 metri per lato per delimitare la concessione. I tecnici dispongono solo di un ... (incomprensibile  nel testo n.d.r.) optique e di alcune ... (incomprensibile  nel testo n.d.r.). Il teodolite era stato rubato in precedenza, Cirillo dice dal capo precedente al momento della sua partenza. L'erba alta impedisce una misurazione esatta. Si decespuglierà ancora e poi si metteranno i picchetti definitivi.
Dopo il lavoro colazione a Fatima. Io ho filmato alcune scene della mattinata.

Nella messa del mattino ho fatto una mini omelia sull'episodio della madre e i fratelli di Gesù parlando della Nuova Famiglia che Gesù si è cercato e che noi dobbiamo formare "azo so a ma yanga ti bata ti lo so ayke na yayu".
Placide, il seminarista  mi ha detto che ormai con il sango "je ne ... (incomprensibile  nel testo n.d.r.) bien". Gli ho detto che avevo messo giù il  "quanti" attorno a mezzanotte. In effetti mi sembrava che il discorso filasse abbastanza sia nella forma che nel contenuto.
Anche con i ragazzi di Wantiguera ho scambiato qualche battuta. I più intraprendenti mi hanno presentato il loro (e non solo il loro) biglietto da visita: nzara, savou, ngiuza, kpoto...ecc. Li ho invitati ha cercare il "quanti...na gala". C'era poi il solito con il padre so a kwi, la madre so a vogage a Bangui, so a mu nbeni koli e lui stava cn la "ata ti eo" cattolico, servant, tutto come da copione deja vu!

In serata dopo l'adorazione in cui con Danilo abbiamo cantato i Vespri in francese e  gregoriano su proposta di Danilo, ho scambiato due battute con i servants, stuzzicando la loro gelosia nei confronti dei ragazzi di Wantiguera, dicendo che in fondo in fondo quanto a "munambismo" sono uguali a loro.

Dimenticavo di dire che nella prima serata di lunedì 22 la gatta è sparita per sempre: qualcuno l'avrà presa per mangiarla. I quattro piccoli questa mattina li abbiamo portati dalla loro "nonna" presso le suore e sembra che un po' di latte ci sia ancora anche se da un capezzolo solo. Uno dei due della "nonna" l'abbiamo preso noi in casa essendo già svezzato e autosufficiente.
Io non dovrei parlare perchè vent'anni fa a Bassone avevo mangiato anch'io un gatto) anche se era maschio e senza proprietario...), magari lo mangerei ancora. Quella della nostra gatta però è stata una carognata, anche se chi l'ha presa forse aveva più fame di me... Di lei restano alcune immagini in una videocassetta. Potenza del mezzo televisivo che garantisce la sopravvivenza di uomini e animali.

22 luglio 1996 - Santa Maddalena in Lunigiana

Santa Maddalena a Moncigoli, ad Adelano e a La Piagna. La Banda di Moncigoli dovrebbe avermi dedicato una marcia dopo la processione, rispondendo ad una mia precisa richiesta.
In serata telefonano Graziano e Renata. Notizie reciproche sulla salute, Renata ha un'ernia al disco. Il Corriere Apuano ha pubblicato la "Luma" e il resto. Informo dei movimenti che si prevedono a breve a Wantiguera.

21 luglio 1996 - Matrimonio

Messa unica con matrimonio del presidente della S. Vincent con Sabine. Pranzo dai Carmelitani per la festa di Sant'Elia.

20 luglio 1996 - Frustrazione nell'Afrika Korps lunigianese.

In mattinata telefona Bordigoni* a Padre Cipriano e lo informa che il "costruttore" arriva il 27 agosto. Cipriano segnala l'aria di frustrazione che serpeggia nell'Afrika Korps lunigianese, al che Bordigoni ripete l'ennesimo refrain "siamo tutti con voi".
Tutti, chi?


*allora responsabile del Centro Missionario della Diocesi di Massa Carrara

19 luglio 1996 - Conversazioni...

Al Foyer ho riacquistato un coltello svizzero simile al mio precedente perduto o fregato. Al posto della sega c'è un rampino e ci sono le pinzette. Lo avrei preferito con la sega.

In settimana è venuto uno da Danilo a cercare una fisarmonica. Sentivo che parlava con lui e dichiarava di appartenere alla chiesa di Freres. Sono entrato nella conversazione nella quale lui affermava che le differenze tra i Freres e i cattolici non sono rilevanti. Gli ho chiesto la posizione della sua chiesa su .... (incomprensibile nel testo n.d.r.) e mi ha risposto che la Chiesa cattolica sta lavorando a fondo sul problema mentre, a una domanda più precisa, ha detto che ci sono al mondo, e anche qui, persone che si trasformano in pantere o leoni, uccidono donne e poi ritornano esseri umani. Al che mi sono cascate le palle.
Non era più il credente che parlava ma l'africano di sempre, con il suo bagaglio di paure, di pregiudizi ecc.
Prendeva atto che tra i protestanti ci sono troppe divisioni e le sette o le chiese apostoliche africane crescono come funghi dalla stessa matrice.

18 luglio 1996 - Gatti.

A mezzogiorno la gatta a pranzo non si vede: io dico che è andata a partorire. Danilo dice: è andata a farlo in camera mia.
E infatti era là sotto il letto con la sua nidiata di 4 gattini: due neri, uno bianco e uno bianconero.

16 luglio 1996 - Il compleanno.

Sarebbe il mio compleanno. Ma da quando già da Zeri, ma forse anche prima,ho iniziato la mia lotta senza quartiere alle feste di compleanno ho cominciato a non dare troppo rilievo neanche al mio, supposto che prima glielo dessi.


Invitato a mezzogiorno a La Yolè presso i Carmelitani per la festa della Beata Vergine del Carmelo. Messa e pranzo. Tra l'una e l'altro visita alla diga con Padre Aurelio, suore, Padre Norberto...
In serata cena dal Lieto Messaggio con Cirillo e Danilo. Ventiquattresimo di messa di Cirillo, onomastico di Carmela Nazzarena e naturalmente mio compleanno.
Discussioni e progetti di case di suore e di preti con Cirillo.
In settimana montaggio del dipolo ma con risultati scarsi se non nulli. Non ho ancora capito cosa non funziona.

martedì

15 luglio 1996 - Loro non sanno quello che perdono.

A San Giuseppe con Danilo. Parlo con Cirillo sulla eventualità di una sua partecipazione ai lavori di Wantiguera. Dice che aspetta ordini dal Vescovo in tal senso. Gli parlo della radio per avere informazioni su un eventuale modello da prendere in futuro e lui mi presta un apparecchio inutilizzato, un Icom per provare. Nzoni!
Arriva Suor Silvia e mi propone di andare dal Vescovo per perorare  la causa dell'inizio dei lavori, per lo meno per saperne qualcosa. Gli parlo di tutto come al solito. Il Vescovo trova inutile il raduno degli abbès africani a Bossangoa (circa 100) di questa settimana visto che non sono capaci di trovarsi assieme nelle rispettive diocesi in vista di un lavoro comune e di una unità da favorire a livello locale. Scettico anche sui vescovi che incoraggiano questi maxi raduni dove, al di là di dichiarazioni ufficiali, ci sono contrasti e pettegolezzi soliti soprattutto su questioni economiche e nei confronti dei rispettivi vescovi. Boh! 

Per quanto riguarda le cose a Wantiguera continuano i rimpalli. Lui chiede che ci sia qualcuno sul posto perchè, avviati che saranno i lavori, non venga lasciato il tutto alla mercè dei ladri in caso di soste o pause. Io mi dichiaro disponibile a spostarmi a Wantiguera attrezzando al minimo un locale della Maison des jeunes.
Questa denominazione del locale non mi soddisfa, perchè riduttiva. Io la chiamerei piuttosto "Casa del Popolo" (senza alcun riferimento a quelle italiane di vecchia memoria) oppure "Centro sociale" per riprendere un termine a me caro e che era stato usato in Camerun dallo stesso Padre Luigino come mi ha dichiarato proprio oggi.

Il Vescovo sembra tutto soddisfatto della mia disponibilità e per regalo mi dice che dovrei stare qui almeno 6 anni.
Riprendiamo le solite lamentele sul silenzio e l'assenza da parte della Diocesi di Massa e dei suoi esponenti in alto e più in basso, clero in particolare, e continuiamo sulle solite dichiarazioni da una parte e dall'altra.
Io continuo a dire che per parte mia non mollo, ma che mi dispiace per loro che non sanno quello che perdono.

Si tratta ora di andare al catasto per delimitare e ottenere la concessione e poi cominciare a muoversi.
Danilo mi vorrebbe fino alla fine di agosto quando verranno a Fatima i Betaramiti.
Nell'attesa andiamo a pranzo dalle Suore del Lieto Messaggio con il predicatore.

Pomeriggio consiglio parrocchiale per verificare la situazione spirituale ed economica dei movimenti.

Ho messo su la boomerang per provare la radio. Sembra che funzioni almeno sulla 27 Mhz. Sto pensando un po' troppo alle antenne radio in questi giorni, sarà meglio che curi un po' di più quell'antenna che è la lingua locale, molto più efficace e necessaria per comunicare!


Mi hanno telefonato Alberto e la famiglia Rossi per gli auguri di buon compleanno in serata. Sono arrivato a "buco" a San Giuseppe quando Alberto stava chiamando. C'ero andato per vedere Padre Cipriano per il trasporto dei seminaristi a Bohong.

lunedì

14 luglio 1996 - Pranzo all'africana.

La prima messa io e la seconda Danilo con Padre Luigino Omi che ha predicato in francese. Sono stato a sentirlo e, con un po' di presunzione, mi sembrava di essere più convincente io nel trattare la parabola del seminatore. O meglio di tutti era e sarà sempre Gesù che per evitare malintesi ha spiegato direttamente la parabola.
A mezzogiorno, cioè alle quattordici, pranzo all'africana nel quartiere Ganza ospiti dei Foyers che concludevano la loro attività annuale. Manioca,  gundza, maiale affumicato, maiale in un altro modo e per chi lo voleva anche il pane. Mi sono riempito. Il pranzo era nella Cappella di Ganza attrezzata con cura per l'occasione.