giovedì

19 giugno 1996 - Posate, stoviglie e sedie...

In cucina sono rimasto con un solo coltello da tavola. Erano tutti nel cassetto, compreso un ottimo apriscatole e probabilmente anche il mio coltello svizzero. Sono tutti spariti. Ho provato a spiegarlo con il fatto che potrebbero essere caduti nella spazzatura gettando via le bucce della frutta ma ormai la cosa non regge più.
Si affacciano i sospetti sugli insospettabili e prendono corpo i vecchi pregiudizi sugli africani che non sono pregiudizi in tanti casi.
Io sono propenso per natura e per conoscenza di me stesso a dare la colpa a me fino a che qualcuno con prove alla mano non mi dimostra il contrario. Ma se tutto quello che mi  è sparito in circostanze dubbie (aggiungo il furto evidente del parabrezza, del faretto della vespa, della coperta del capucin...) devo concludere che i pregiudizi diventano constatazioni di fatto, sempre per qualcuno e non per tutti. C'è da accertare come sempre chi è questo qualcuno.
Don Milani diceva: "Chi non sa amare il povero nei suoi errori non lo ama". Quindi, don Milani o no, se questi africani con le loro carognate credono di scoraggiarmi, probabilmente non mi conoscono ancora bene. Ala ma arve?

Proprio ora sono venuti alcuni a nome dei coristi a chiedermi di portare fuori le sedie per un concerto non so dove. Ho detto loro un  no secco perchè nel passato sono sparite sedie e panche in quantità e perchè proprio questa mattina Jacques, il capocatechista, mi è venuto a dire che sono state rubate nelle scorse settimane tute le posate e i piatti della Maeson de jeunes, comprese tre lamiere sopra i fornelli! Non si sa con precisione l'epoca: certamente dopo l'ultima festa degli scouts! La sentinella Jenefè come al solito fa la guardia nella sua stanzetta della canonica, dormendo tutta la notte. Può darsi che la maeson de jeunes non sia una sua competenza. Ma allora cosa guarda? A cosa fa la guardia? Se poi penso al locale in cui erano custodite (?) le posate ecc. an anche un cieco e zoppo avrebbe potuto fare i propri comodi indisturbato armato solo di un martello.

Questa parrocchia ha bisogno di  grossi interventi sulle persone e sulle cose, dentro e fuori, preti e laici compresi (tra i quali ci sono anch'io). Altro che bombous, biscuit, pantalons, sardines, savon...! Per fortuna che stamattina Jenefè, la sentinella, mi ha portato a far vedere la stoffa per fare le divise delle donne della Legion...adesso possiamo stare tranquilli!

Sono andato alla Maeson de jeunes e là stavan caricando in un furgone le famose sedie come se niente fosse nonostante fossi stato fin troppo chiaro con i ragazzi che erano venuti. Le ho fatte scaricare tutte spiegando le ragioni con un buon francese, quello di quando sono arrabbiato! Hanno eseguito l'ordine.
La questione era soprattutto di principio.
Venendo via ho detto che se qualcuno voleva poteva venire a casa a chiedermi il permesso di prendere le sedie. Glielo avrei dato dopo che qualcuno si fosse preso la responsabilità e controllato il tutto prima, durante e dopo l'utilizzazione. Anche se sono sempre dell'avviso che le attrezzature della Parrocchia devono restare in casa e non andare a zonzo al servizio della corale o di altri. Tra le cose dette c'erano anche dei ripetuti je m'en fous del choral, du president, des abbes...e de moi meme aussi!

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