mercoledì

08 luglio 1996 - Quasi come a Cana.

Sono cominciato gli esercizi spirituali a S. Joseph per preti, frati e suore. Circa 36 persone. Predicatore  padre Da Ros, oblato all'Immacolata. Giovedì pomeriggio-sera una buona confessione dopo un po' troppo tempo e venerdì giornata eucaristica e conclusione. In serata agape fraterna a S. Joseph. Chitarra e canti a go-go soprattutto italiani tranne "Viva la gente" in sango di cui ho raccontato la genesi della traduzione mia e dell'originale. Mi sono trovato senza volerlo al centro della serata insieme a padre Norberto. Mi sono scoperto anche dotato di vis comica. Il francese scorreva bene, i presenti erano coinvolti e ridevano divertiti, speriamo non per compassione. Ero piuttosto disinvolto e spigliato. Forse lo Spirito di Dio mi era accanto per creare un clima di sana esultanza. O forse Gesù stesso, che a Cana ha usato il vino per prolungare la festa e qui bastava una chitarra, che se non altro non provoca sbornie. In poche parole io avrei fatto meglio di Lui. Ma del resto Lui stesso aveva detto che chi avrebbe creduto in Lui, avrebbe fatto cose più grandi di Lui. Tra l'altro ho parodiato un po' le suore e il loro velo mettendomi e tenendo sulla testa il copricapo-foulard bianco degli arabi con tanto di cerchio elastico attorno.

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